Te lo sei mai chiesto? Perché ti hanno scelto per creare e formare un team vendita? Si, lo so che ti hanno dato delle splendide motivazioni. Ti han detto che sei bravo, che hai davanti una bella sfida e che l’azienda crede in te.
Ma i veri motivi li sai?
Ok. Sei felice. Ti è stato dato un nuovo ruolo. Devi trovare persone. Formarle. Farle crescere. Stai costruendo il tuo piccolo ramo d’azienda. Stai costruendo la tua piccola azienda, nell’azienda. Presto avrai collaboratori che fanno riferimento a te.
Due concetti forti, iniziano a prendere spazio nella tua mente.
Da un lato ti senti arrivato. Ti sembra di aver raggiunto un traguardo. Ti vedi già a far riunioni, immagini la tua fattura più gonfia (grazie alle entrate ricorrenti che produrranno le persone che lavoreranno per te!); già vedi il tuo ruolo in azienda crescere, il tuo potere aumentare, ti senti più vivo; più forte, più sicuro di te.
Inizi ad assaporare una goccia di potere. Presto sarai tu a dare i ritmi di lavoro ad una tua squadra.
Dall’altro lato però, quasi in contrapposizione con questa prima emozione, ti senti preoccupato. Non sei sicuro che andrai a ricoprire con successo il ruolo che ti hanno assegnato, non sei certo che sarai in grado di selezionare un tuo team vendita.
Hai il dubbio che la persona che te l’ha proposto possa essersi sbagliata; Te la meriti davvero questa crescita? (recita una voce nascosta dentro di te)
Queste emozioni sono normali. Io le ho provate. Decine, centinaia di persone le hanno provate.
Certo è che senza una strategia, non andrai da nessuna parte. Senza una strategia, una pianificazione organizzata dei passi da compiere, i risultati tarderanno ad arrivare o non arriveranno per niente.
Da dove partirei io? Partiamo da un presupposto. Perché stai creando un tuo team vendita?
- Hai una ditta tua, una start up e ti servono venditori ma tu non hai mai fatto il venditore.
- Sei un bravo venditore e un dirigente dell’azienda per cui lavori, ti ha assegnato una zona attigua alla tua con l’incarico di svilupparla, trovando nuove persone.
- Vuoi essere più capillare e presente nella tua zona e hai chiesto di avere la possibilità di crearti un tuo team, prima che l’azienda ti inserisca persone
- Sei un venditore mediocre, ma hai segnalato nel tempo persone all’azienda, quindi hanno voluto darti un ruolo più attinente alle tue capacità
- Altri motivi
(scrivimi, se vuoi, una mail raccontami la tua esperienza, sarò contento di confrontarmi con te sulla tua esperienza lavorativa specifica)
Nel caso in cui un dirigente ti avesse proposto di creare un tuo team vendita, la prima cosa che devi fare è : “ stare con i piedi per terra”!
In un’azienda “classica, old style”, se tu fossi un impiegato e ti avessero dato uno scatto in più, il tuo dirigente ti avrebbe spiegato precisamente i motivi del tuo scatto di ruolo, avresti percepito 150 euro lorde in più in busta paga, ti avrebbero dato un nuovo mansionario, e dal giorno dopo, avresti semplicemente occupato un ruolo lavorativo più “prestigioso” rispetto al mese precedente.
Nella vendita, nella vendita diretta soprattutto, questo non accade.
Le “promozioni” son solo delle possibilità.
Spesso grandi possibilità. Che non tutti però sono capaci di cogliere.
Queste possibilità vengono date frequentemente da un dirigente ad una persona del suo staff, senza una motivazione precisa.
- Può essere perché ci sia del feeling a livello umano e sente che tu sei una persona di fiducia (che nella vendita diretta essere di fiducia, significa semplicemente non tradire andando alla concorrenza e non vendere ai clienti prodotti diversi da quelli dell’azienda – capita anche questo -)
- Potrebbe essere che i tuoi risultati lavorativi superiori alla media, la tua bella presenza e media intelligenza, abbiano fatto sperare a qualche dirigente che tu potessi essere in grado di trasmettere quello che sai ad altri.
Insomma, levati dalla testa di essere speciale. Di aver raggiunto un traguardo. Quando inizi a crearti il tuo primo team vendita, stai per partire. Di sicuro hai un’occasione speciale davanti a te e dei traguardi enormi che potresti raggiungere. Ma c’è ancora tutto da fare.
Da dove partire? Da te stesso.
Nel frattempo … buon lavoro